Fango

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(Foto personale)

Prendimi come arcobaleno nel fango.
I piedi sporchi, gli occhi puliti.
E le unghie affossate nella terra.
Chè a scavare le nuvole abbiamo ancora tempo.

27 pensieri riguardo “Fango

  1. C’è una costante in questi versi dal primo all’ultimo: l’antitesi tra terra e cielo. I colori dell’arcobaleno, la limpidezza degli occhi, le nuvole da un lato, il nero del fango, dei piedi e delle unghie sporchi di terra dall’altro.
    Questa è la vita. E noi cerchiamo l’armonia nella volta celeste scavandola come se fosse terra.
    Questa breve poesia, molto bella, dice tantissimo.
    Un abbraccio 🙂
    Primula

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    1. È vero Primula siamo luce e buio, fango e acqua pulita. Sto imparando farmi terra, a cogliere dal basso, ad accettare ciò che mi sporca e che sporca anche gli altri ma più di tutto Primula sto imparando a lavare, a non fermarmi di fronte a quello che non vedo, a pulire con le mani (e non solo le mie).
      Armonia…è una bella parola…
      Grazie!
      Ti abbraccio 🙂

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      1. No, mi sono spiegata male.
        L’inutiliata di certe azioni fa parte di me.
        Ho inteso il tuo scavare le nuvole come fosse il mio normale stato di seghe mentali quotidiane.
        Mi piace!
        E inutile, ma mi piace.
        Non sarei io, se no.
        😉

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      2. 🙂 Vetro ti confesso che mi ero un pò preoccupata, pensavo fosse successo qualcosa (come vedi i pipponi mentali appartengono anche a me!).
        Sull’inutilitá… meno male… penso al mangiare: amo mangiare, per nutrirmi basta un tot di più è inutile ma vuoi mettere il piacere della tavola? 😉
        Un abbraccio!

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  2. quello è olio motore, bisogna avere il coraggio di chiamare l’amore col suo nome. Se è fango, ok, e lo capisco che il fango è letterario. Ma se è olio motore, è olio motore, ed è ingiusto non dirlo. Quello è un arcobaleno di olio motore.

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