48 pensieri riguardo “Ortopanoramica della felicità

  1. Diamine, mi hai scatenato tutta una serie di pensieri – ma nessuno dei quali “si aggrega” abbastanza da essere messo nero su bianco. Cozzano l’uno con l’altro, non c’è verso di fissarli. Ci penserò ancora su 😉 però… che belle parole…

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      1. …per ora si è palesata solo una camera oscura e il pensiero di come sia strano che nel buio e solo nel buio si possa fissare la luce sulla pellicola. Se entra anche solo un rivolo di chiarore, luce scaccia la luce. Come dire, il buio che c’è dentro di noi ci rende quello che siamo, per luce e ombra. Poi vediamo che verrà fuori d’altro 🙂

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  2. A parte lo shock iniziale nel vedere la foto (soprattutto per chi come me è reduce da un piccolo intervento dal dentista 🙂 ) il concetto che evochi non è affatto “negativo”!
    Necessitiamo di un “nero” per capire il “bianco”, di un rovescio per capire il dritto. Anche se si ribalta il ragionamento il prodotto non cambia.
    Bella riflessione, davvero!
    Abbraccio e buon weekend 🙂
    Primula

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    1. Ciao Primula! È esattamente questo che volevo dire aggiungendo che spesso non considerare il fatto che in ognuno esiste un aspetto “in negativo” rappresenta un limite anche in una relazione.
      Ps ti confesso che la scelta della foto è stata fatta proprio per creare una sorta di disagio, di distacco quasi automatico dal “brutto”. Postare l’originale non avrebbe avuto questo effetto 😉
      Un buon fine settimana a te 😀

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