Uvami!

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(Foto personale)

Da quella volta che…beh lo sai: da quella volta.
Ecco, da quella volta io non ho più voluto sentire dalla tua bocca “ti amo”.
E lo so che ogni volta che ti aggrappi a ogni mio ricciolo, come la vite fa col viticcio, è per arrivarmi in alto, dove il cuore se n’è andato, lasciando sfatto il letto tra i miei seni.

Oggi ho pensato che farò finta di dormire, così quando tu mi sveglierai il primo giorno del primo mese di una stagione nuova io ti chiederò:”Uvami!”.
E tu finalmente potrai dirmi:”Ti uvo!”.

16 pensieri riguardo “Uvami!

  1. ieri volevo fermare l’auto dalle parti di carpi e rubare un grappolo d’uva, come quella volta che t’ho detto che mi fermai a rubare una pannocchia, ma questa volta c’era il tizio nella vigna e la destinataria del dono mi ha detto lascia stare e allora non mi sono fermato… così non posso dire, ieri, d’averla uvata, ma che la pannocchiai, questo sì, lo ricordo (cit.), e il mio cuore le restò sulle labbra.

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    1. chicchi e acini…è la bellezza del loro stare assieme mantenendo ognuno la sua interezza e il fatto che bisogna mordere per mangiarli a piacermi.
      Della pannocchia mi intenerisce il modo con cui è coperta e l’attenzione che bisogna avere per levare via la “barba” se vuoi scoprirle il sorriso e dell’uva ammiro la forza con cui sa diventare cosa buona nonostante la “pressione”.
      Credo che sia un modo di donarsi quando qualcuno le ruba per regalarle e credo anche Inteso che tu questo lo sappia.

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  2. I tempi cambiano e le stagioni si rinnovano… uva , nocciole, olive, e poi ci sono gli alberi o la verdura che fanno, eccezione per cui i frutti sono al maschile e non al femminile…
    Simpatico…

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      1. Riemergo un po’ frastornato da un periodo nero.
        Certamente il desiderio espresso nella seconda parte è davvero grande. Personale? Forse sì, forse no ma poco importa.

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